“Contano molto le interazioni positive, soprattutto nelle situazioni conflittuali. Quando i partner si ritrovano a discutere di un problema, se riescono a esprimere comprensione ed empatia, sorridono, cercano di operare una piccola riparazione o dicono qualcosa di divertente, è assai probabile che la loro relazione abbia successo. Le relazioni vanno molto meglio quando le interazioni positive e quelle negative stanno in un rapporto di almeno 5 a 1. Nelle relazioni destinate al fallimento si rileva invece un rapporto medio pari a 1: un’interazione positiva per ogni interazione negativa”.
Il brano riportato è tratto dal libro di Gottman, J., Gottman, J.S. (2017). Dieci principi per una terapia di coppia efficace. edito daRaffaello Cortina.
L’autore parte dal presupposto che in ogni coppia le interazioni positive, sopratutto nelle discussioni, debbono superare di 5 volte le interazioni negative. Personalmente mi sembra una visione troppo ottimistica e preferisco applicare la regola del 3. Vale a dire che le interazioni positive debbono superare di tre volte quelle negative.
In questa sede questo “principio” viene proposto come esercizio da effettuare singolarmente e/o in coppia per osservare se la “regola del 3” viene rispettata nella coppia. Vale a dire ad ogni interazione negativa debbono corrispondere 3 positive.
Provate ad individuare le interazioni di coppia e la loro natura e trascrivetele di seguito.
INTERAZIONI NEGATIVE (quali: aggressività, sarcasmo, ironia, rimuginio, sensi di colpa, ecc…)
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INTERAZIONI POSITIVE (quali: empatia, condivisione, stima. rispetto, cercare soluzione insieme, accettazione, ecc..)
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L’esercizio proposto non intende avere un valore assoluto ma serve come spunto di riflessioe e/o di autoterapia di coppia.
Dottor Roberto Cavaliere
Psicologo, Psicoterapeuta
Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)
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