“Per apprendere a sopportare gli altri, si eserciti la propria pazienza rispetto a oggetti inanimati, che si oppongono ostinatamente alle nostre azioni per una necessità meccanica, o altrimenti fisica; a questo scopo si offrono quotidianamente delle occasioni.
Si impara poi a riferire agli uomini la pazienza in tal modo acquistata, abituandoci a pensare che anch’essi, ogni volta che ci siano di ostacolo, debbono comportarsi a questo modo in virtù di una necessità altrettanto rigida e sorgente dalla loro natura, quanto lo è quella con cui agiscono le cose inanimate; l’indignarsi per le loro azioni è quindi altrettanto stolto quanto lo sarebbe l’andare in collera per una pietra che ci ostacoli il passagio.” Schopenhauer.
In questo passaggio del filosofo Schopenauer viene offerto un suggerimento per imparare a sopportare nella coppia. Come tutti i suggerimenti è facile a dirsi e difficile a farsi.
Rihiede allenamento nella pratica per riuscire a metterlo in atto, ma per potersi allenare in tal senso bisogna essere convinti di volerlo fare.
Il suggerimento parte dal presupposto che bisogna considerare l’altro come un oggetto, relativamente alla situazione di contrasto e/o conflittualità.
Considerandolo in tal senso diventa inutile ogni sforzo di confronto, ostinazione e conflitto così come avviene con un oggetto.
E’ una prospettiva ardita di considerare il proprio partner, ma in determinate relazioni e/o situazioni ha una sua validità.
Dottor Roberto Cavaliere
Psicologo, Psicoterapeuta
Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)
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