Una coppia di fidanzati stavano attraversando un ponte…
Lui un po’ ansioso disse alla sua donna: “Amore, ti prego di tenere la mia mano così non cadi nel fiume”.
La donna gli rispose:”no amore tieni tu la mia mano”.
“qual è la differenza?”chiese lui perplesso.
“c’è una grande differenza, “rispose la donna.
“Se tengo io la tua mano e mi succede qualcosa, è probabile che allento la presa e cado giu’…ma se sei tu a tenermi la mano, io so per sicuro che qualunque cosa accada…tu non la lascerai mai…
(libero riadattamento da parte del Dottor Roberto Cavaliere di una storia sul web)
In questa significativa storia viene descritto come bisognerebbe tenere per mano la persona amata: non chiedendo all’altro di prendere la propria mano ma tenendo la sua.
Perchè potrebbe capitare che il partner abbia la tentazione di lasciare la mano, per varie ragioni, ma tenendo la sua mano lo si aiuta a trattenersi dall’andare via.
Questo non significa trattenere a tutti i costi chi vuole andare via, ma essere colui che “trattiene e contiene” l’altro e/o la relazione nei momenti di crisi della vita di coppia.
In un percorso di Terapia di Coppia oltre ad invitare a riflettere sul racconto la coppia, la stessa può essere invitata ad effettuare come esercizio di coppia quello di tenersi per mano con relativo scambio di ruoli.
Psicologo, Psicoterapeuta
Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa) e possibilità di effettuare consulenza via Skype o telefoniche
per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it